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AVVOCATI DIRITTO DI FAMIGLIA

Amministratore di sostegno: assistenza legale ad Abbiategrasso, Novara e Milano per tutelare chi ha bisogno di aiuto

Situazioni come l’insorgere di malattie invalidanti, infortuni gravi o condizioni di fragilità legate all’età avanzata possono rendere necessario valutare forme di tutela e supporto legale. L’amministratore di sostegno è una figura istituita dalla legge italiana per offrire assistenza a persone che si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Il suo ruolo è quello di affiancare o sostituire il beneficiario nel compimento degli atti giuridici, ma sempre rispettandone, per quanto possibile, le aspirazioni e i bisogni. Valutare la richiesta di nomina di un amministratore di sostegno diventa cruciale quando si vuole garantire che le decisioni importanti vengano prese nell’esclusivo interesse della persona fragile, preservandone la dignità e il benessere.

In questo contesto delicato, essere assistiti da un avvocato esperto è fondamentale. Noi di Pambieri & Caccialanza possiamo guidarti nella comprensione della normativa, nella valutazione della situazione specifica e nell’individuazione del percorso più idoneo a tutelare i diritti del tuo caro e a gestire la complessità della procedura con la necessaria lucidità e serenità.

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Quando è necessario un amministratore di sostegno

L’obiettivo primario della nomina di un amministratore di sostegno è fornire uno strumento flessibile di protezione giuridica, calibrato sulle reali necessità del beneficiario, per supportarlo nella gestione della propria sfera personale e patrimoniale.

La nomina viene generalmente concessa dal Giudice Tutelare in presenza di:

  • Infermità fisica o psichica
  • Impossibilità, anche temporanea o parziale, di provvedere ai propri interessi
  • Situazioni di fragilità legate all’età o a patologie degenerative
  • Disagio sociale o dipendenze

Come si richiede la nomina di un amministratore di sostegno

La richiesta di nomina può essere presentata direttamente dalla persona interessata, anche se minore, interdetta o inabilitata, oppure da specifici soggetti previsti dalla legge: il coniuge, la persona stabilmente convivente, i parenti entro il quarto grado, gli affini entro il secondo grado, il tutore o il curatore, il pubblico ministero.   

La domanda si propone tramite ricorso al Giudice Tutelare del luogo in cui la persona da tutelare ha la residenza o il domicilio. Il ricorso deve essere corredato dalla documentazione necessaria, che attesti la condizione di fragilità della persona (certificati medici dettagliati) e fornisca informazioni sulla sua situazione familiare, patrimoniale e sulle sue esigenze.

Pambieri & Caccialanza: come ti supportiamo nel percorso di nomina o revoca di un amministratore di sostegno

Lo studio legale Pambieri & Caccialanza ti offre un supporto legale completo e umano in tutte le fasi relative all’amministrazione di sostegno, sia che tu debba richiederne la nomina per un tuo caro, sia che si presenti la necessità di modificarne o revocarne l’incarico.

Il nostro approccio parte dall’ascolto attento della tua storia e delle specifiche esigenze della persona da tutelare. Ti guidiamo attraverso la complessità della normativa, illustrandoti con chiarezza i passaggi da compiere e le implicazioni di ogni scelta. Seguiamo per te l’intera procedura, occupandoci della redazione del ricorso o dell’istanza di modifica/revoca, della preparazione della documentazione necessaria e del deposito degli atti presso il Tribunale competente per Milano, Novara o per le aree limitrofe come Abbiategrasso. Ti assistiamo nella fase dell’udienza con il Giudice Tutelare, rappresentando al meglio gli interessi della persona fragile e fornendo tutti i chiarimenti richiesti.

In sintesi, il nostro supporto comprende:

  • Primo confronto per valutare la situazione e le esigenze della persona da tutelare
  • Redazione della richiesta o del ricorso e preparazione della documentazione
  • Assistenza nella fase di udienza e nei rapporti con il Giudice Tutelare
  • Supporto anche dopo la nomina, per le rendicontazioni annuali che bisogna presentare al giudice

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Amministratore di sostegno: rispondiamo alle tue domande

Affrontare il tema dell’amministratore di sostegno può generare dubbi e incertezze. Ecco alcune risposte alle domande più frequenti per aiutarti a fare chiarezza.

Cosa può fare (e non fare) l’amministratore?

I poteri dell’amministratore sono specificati nel decreto di nomina del Giudice Tutelare e sono modellati sulle esigenze del beneficiario: può affiancare o sostituire il beneficiario solo per gli atti indicati nel decreto, rispettandone sempre la volontà quando possibile.

L’amministratore può essere un familiare?

Sì, spesso il Giudice Tutelare nomina un familiare (coniuge, convivente, genitore, figlio) come amministratore di sostegno, valutando la sua idoneità e l’opportunità di tale scelta nell’interesse del beneficiario.

Si può revocare o cambiare un amministratore di sostegno?

Sì, è possibile richiedere al Giudice Tutelare la modifica dei poteri dell’amministratore o la sua revoca e sostituzione qualora vengano meno i presupposti della nomina, l’amministratore non adempia correttamente ai suoi doveri, o subentrino altre motivazioni rilevanti.